Il Brasile è il Paese più letale per il mondo per i transgender. Tra il 2008 e il 2016, sono stati uccisi almeno 868 tra transgender e travestiti, secondo l’Associazione nazionale brasiliana dei travestiti e transgender (Antra), una rete nazionale che si articola in tutto il Brasile con 127 istituzioni che, con le loro azioni, promuovono lo status di cittadinanza dei travestiti e della popolazione transessuale e la Ong Transgender Europe (Tgeu), un’organizzazione benefica austriaca.

L’aspettativa di vita dei transessuali nel Paese è di soli 35 anni e la situazione non mostra segni di poter migliorare sostanzialmente nel prossimo futuro.

Alcune decisioni legali, come quella del Tribunale supremofederale (Stf), nel febbraio dello scorso anno, che riconosce il diritto dei transgender di cambiare il loro nome di nascita con nomi relativi al loro sesso, anche in assenza di chirurgia di riassegnazione sessuale o di riconoscimento legale, hanno migliorato le loro vite, ma la loro esclusione ed emarginazione rimane una triste realtà.

Full article at Gli Occhi Della Guerra’s website. Date of publication 30/03/2019.

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